Il passeggero di Cormac McCarthy

Western è il ritorno alla frontiera. Il non luogo da cui ha preso corpo l’America. McCarthy ne ha fatto schizzi insuperati. Western ha un nome che è un marchio a fuoco. Lui stesso è frontiera. Un uomo che affronta la vita di scarto e tiene dietro a un’idea improbabile d’amore che quella vita gli haContinua a leggere “Il passeggero di Cormac McCarthy”

Dieci piccoli indiani

Dieci piccoli indiani. E non rimase nessuno.Agatha Christie, 1939 Poteva fermarsi al primo finale Agatha Christie, la storia sarebbe stata buona comunque. Non le è bastato però, ha inteso aggiungere il capitolo degli indagatori che brancolano nel buio con il sol merito di sbattere al buio anche noi lettori oramai a un passo dall’appagamento. LaContinua a leggere “Dieci piccoli indiani”

Alabama

Barbero l’ha scritto negli anni. Me lo immagino invece che travasa di getto il suo profluvio (e siamo già dentro l’ossimoro) a Speechnotes per il tramite della voce di Dick Stanton. Magari Barbero, mentre detta, va a sedersi sul dondolo come fa l’uomo in prima di copertina. E la voce di Stanton si scolora senzaContinua a leggere “Alabama”

La Cumparsita

All’inizio c’è bisogno del segnalibro. Poi si prende confidenza con gli uomini e le donne che popolano il racconto e del segnalibro si può fare a meno. L’uso non è quello suo solito, serve piuttosto come passepartout tra una vicenda e la successiva, e tenere a bada un certo disorientamento. In questa grande saga familiareContinua a leggere “La Cumparsita”

“La strada” di C. McCarthy

“Prima di prendere sonno rimase sveglio a lungo. Dopo un po’ si girò a guardare l’uomo. Il suo volto rigato di nero dalla pioggia alla debole luce della lampada, come certi teatranti del vecchio mondo. Ti posso chiedere una cosa?, disse.Sì. Certo.Noi moriremo?Prima o poi sì. Ma non adesso.E stiamo sempre andando a sud.Sì.Per stareContinua a leggere ““La strada” di C. McCarthy”