
“Il giorno della memoria è un invito a ricordare, non obbliga nessuno a farlo, ma lascia una porta aperta per chi vuol sapere cosa è accaduto (Furio Colombo 2021).” E quando alla fine, fosse anche solo per sbaglio, tra la carta dei libri, nelle scene di certi film e documenti, dalla voce dei testimoni ancora in vita, scopriamo l’orrore, percepiamo la barbarie, annusiamo la puzza insopportabile del mostro, non possiamo più fare finta di niente. Non è possibile credere che i rastrellamenti a tappeto, le deportazioni di massa, le torture e le morti che a milioni ne seguirono, non ci riguardino. Non possiamo negare che “ebreo è uno di noi, ebreo è una persona che ha la storia di uno di noi”; che siamo scampati alle atrocità e agli eccidi per un dono accidentale di quella stessa storia a cui apparteniamo per primi. Io penso che non ci sia dato nascondere, o peggio, spedire al macero quel dono, in nessun tempo e luogo del nostro passaggio.